Pidocchi: istruzioni per l'uso
Pubblicato il: 2 Dicembre 2014
La pediculosi è una parassitosi molto comune provocata dai pidocchi, piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro che colpiscono principalmente i bambini in età scolare, soprattutto nella fascia di età che va dai 3 agli 11 anni e di conseguenza anche le loro famiglie.
La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) ha realizzato alcune pratiche 'istruzioni per l'uso' per prevenire, riconoscere ed affrontare efficacemente questo fastidioso problema.
La presenza di pidocchi è accompagnata da arrossamento cutaneo, soprattutto in prossimità delle orecchie e sulla nuca, e da prurito al cuoio capelluto, specialmente di notte. Al primo dubbio, è importante ispezionare accuratamente il cuoio capelluto grazie ad una buona illuminazione e con l’aiuto di un pettine a denti fitti e anche di una lente d'ingrandimento. In caso di epidemie scolastiche o in altre comunità, bambini vanno controllati almeno due volte alla settimana.
Nonostante la presenza di pidocchi sia molto diffusa soprattutto fra i bambini che frequentano la scuola elementare, vi sono alcuni pregiudizi che ancora accompagnano l’insorgere della pediculosi:
- Chi prende i pidocchi è 'brutto, sporco e cattivo'.
- E’ proprio il contrario: vengono attaccati più facilmente i capelli lavati eccessivamente, soprattutto se sottili e chiari.
- Il pidocchio 'salta' da una testa all'altra.
- Non è vero, perché il pidocchio non può sposarsi autonomamente e sono quindinecessari contatti diretti, o uso comune di oggetti infestati.
- Sono utili le disinfestazioni ambientali di aule, palestre, ecc.
- Non è vero poiché sugli oggetti questi parassiti non sopravvivono oltre le 24 ore, poiché si nutrono esclusivamente di sangue umano.
- Non è vero che la pediculosi si previene o si cura con l'uso di shampoo.
- Infatti, le formulazioni diluite o che vengono seguite da un precoce risciacquo hanno una scarsa efficacia, anzi possono indurre resistenza agli insetticidi. Qualsiasi molecola per risultare efficace deve rimanere a contatto con i capelli per un tempo sufficiente: solitamente per alcune ore o, meglio, per tutta una notte.
Come prevenire:
- Bisogna insegnare ai bambini a non scambiarsi indumenti, specie copricapo, sciarpe e maglioni.
- Nel semplice sospetto, bisogna subito applicare un prodotto specifico, per il tempo necessario e scegliendo le formulazioni adatte: gel, lozioni, mousse termosensibili, ecc.
Cosa fare dopo aver accertato l’infezione:
- Lavare ad una temperatura superiore a 60 C° indumenti, lenzuola, cuscini. Pettini, spazzole e fermagli debbono restare immersi per 1 ora in acqua molto calda e detersivo.
- Conservare per 2 settimane in sacchetti di plastica gli oggetti che non possono essere lavati in acqua o a secco, ad esempio giocattoli e peluche.
- Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-10 giorni. Occorre cambiare tipologia di prodotto, dopo tre recidive dell'infestazione.
- Al trattamento bisogna far seguire l'uso frequente di un pettine a denti fitti, soprattutto al fine di rimuovere le lendini.
- Non porta alcun vantaggio, invece, il taglio dei capelli.