Pubblicato il: 11 Dicembre 2014
Quanto cambiamo quando diventiamo mamme? Siamo davvero così diverse?
Sicuramente il parto fa da spartiacque tra due situazioni ben distinte: prima c’era una donna/moglie/compagna, ora c’è un mamma oltre che donna/moglie/compagna. Prima c’era una coppia con un proprio assetto, ora c’è una famiglia che deve ricreare un nuovo tipo di equilibro.
Ma cambia anche il nostro corpo, il nostro modo di pensare e di agire. Insomma andiamo incontro a quella che è una vera e propria metamorfosi, per alcuni aspetti definitiva.
E ciò comporta tutta una serie di conseguenze e di situazioni (anche tragi-comiche) non sempre facili da gestire.
Questo post è rivolto ai neo-papà. Di seguito troverete alcuni suggerimenti per essere pronti ad affrontare lo stravolgimento emotivo della neo mamma all’arrivo del bebè.
Innanzitutto dopo aver partorito la donna ha un rapporto conflittuale con il proprio fisico.Da un lato sa di essere (ma se se lo dimenticasse ricordiamoglielo) una creatura straordinaria, che ha cresciuto dentro di sé una nuova vita e l’ha messa al mondo. Dal’altro però si vede meno bella, i suoi vestiti non le vanno ancora bene, magari ha i punti che le danno fastidio, la pancia che ha perso tonicità e il seno che trabocca da tutte le parti. E’ anche vero che nelle prime settimane ha pochissimo tempo per guardarsi allo specchio e per dedicarsi del tempo tutto per sé. Se la vedete in piena fase di sconforto, ricordatele tutte le cose che la rendono bella e unica.
La neo-mamma è innamorata persa del bambino. Possiamo paragonarla a una adolescente che sta vivendo la sua prima cotta. Quindi voi papà per un certo tempo passerete in secondo piano. Non è niente di personale verso di voi, non è che vi ami di meno, ma in questo momento la sua concentrazione è sul bambino e sulla gestione della nuova famiglia.
La neo-mamma può essere molto ansiosa e spaventata. Durante la gravidanza ha letto molto, si è informata (giustamente) e sa che alcune cose non potrebbero andare nel verso giusto nonostante i suoi sforzi. Ma nonostante ciò se qualcosa va storto, sorgono in lei sensi di colpa o paure di inadeguatezza. Un esempio? Le coliche del neonato che la fanno sentire impotente. Oppure il bambino che la notte continua a svegliarsi , o l’allattamento che non sempre va come si vorrebbe. Magari non riesce a sentire quel legame di cui tutte le riviste e i libri parlano, nonostante stia seguendo alla lettera tutto ciò che ha imparato mentre era incinta.
Delle volte caro papà, ti sembra di avere a che fare con un insieme di ormoni impazziti? Magari hai anche ragione ma non dirglielo, respira profondo, cerca di starle vicino e ascoltala. Rispetta i suoi sentimenti e falle capire che le sei vicino e che potete affrontare insieme tutte le difficoltà. Ricordatevi che è possibile chiedere il supporto di una ostetrica che vi possa aiutare nella gestione del bambino durante i primi giorni o per avere consulenza sulle problematiche che potrebbero sorgere.
La neo-mamma si mette sulla difensiva. Le arrivano consigli (spesso non richiesti ) da tutte le parti. Alcuni le dicono che dovrebbe tornare presto al lavoro, altri che dovrebbe allattare per almeno un anno. Magari anche la migliorie amica che ha partorito alcuni mesi prima, dal suo piedistallo cerca di farle capire che sta sbagliando metodo. Ricordatele di ascoltare il suo cuore e il suo istinto. Dopotutto questo bambino è stato donato a voi e non ai parenti o agli amici!
La neo-mamma non può e non vuole arrabbiarsi con il bambino quindi siete voi papà la sua valvola di sfogo per tutto ciò che per lei non va per il verso giusto: la casa in disordine, l’odore di rigurgito e latte che la circonda, le due ore di sono al giorno che non le permettono di essere lucida. Tutte queste frustrazioni le scarica su di voi, quindi allenate le vostre spalle per essere pronti a sorreggerne il peso.
La neo-mamma non ha niente da mettere. Questo si riallaccia un po’ al primo punto: i vestiti della gravidanza sono troppo larghi, quelli del pre-gravidanza sono troppo stretti. Ma al contempo non vuole comprare nulla di nuovo perchè “non rimarrò così in carne a lungo vero?”. Chiamate i nonni ad accudire il bambino e portatela a fare shopping e ripetetele fino allo sfinimento che è bella con i vestiti nuovi!
La neo-mamma ha bisogno di sentirsi protetta ma anche indipendente, perchè vuole dimostrare che può farcela da sola. Fragilità e cocciutaggine possono alternarsi freneticamente. Cercate però di alleggerire alcune sue incombenze in modo che non debba sempre pensare a tutto lei! Un semplicissimo “lascia fare a me” potrebbe essere più gradito che mai.
Datele il vostro permesso di riposare. Si lo so che vi sembra assurdo ma lei non si aspetta altro da voi che : “riposati, a questo ci penso io”. La neo-mamma infatti presa dalla sindrome della super-mamma pensa di dover e poter fare tutto sa sola, di sopportare notti insonni e un bambino che magari piange per ore. Sa che tu lavori tutto il giorno e lei è a casa e non se la sente di chiedere un attimo tutto per sè. Quindi guardatela negli occhi, ditele di andare a riposarsi, o a farsi un bagno caldo per rilassarsi e rigenerarsi. Fate presa sul fatto che il bambino dorme, che voi nel frattempo sistemate la cucina o stendete i panni. Se dovesse dire che non ne ha bisogno, ricordatele che lo state facendo per lei, che sai che ne ha bisogno e che tu sei li per aiutarla e che collaborando insieme tutto si risolve.
Una neo-mamma si aspetta che le chiediate se ha bisogno di qualcosa. Quindi chiedete e parlatele. L’affetto verso di voi non è cambiato, anzi vi ama di più ora che vi vede anche nelle vesti di papà. Ama vedere come questo piccolo nuovo arrivato vi sta cambiando. Ama vedere che il suo bambino ha i piedi o gli occhi del papà. Più voi legate con il bambino, più rafforzate il legame con lei.